Acquisizione competenze di processo:Le sempre più ampie conoscenze sui meccanismi fisiopatologici di progressione della malattia aterosclerotica e la possibilità di esaminare le arterie coronarie in modo non invasivo hanno indotto un progressivo cambio di paradigma nell’algoritmo diagnostico del paziente con malattia coronarica. Accanto al dato funzionale, che deriva dalla dimostrazione di ischemia, è oggi fondamentale valutare il dato anatomico, di presenza ed estensione della malattia aterosclerotica coronarica. Il burden ateromasico riveste infatti un rilevante significato prognostico. Le varie informazioni vanno integrate per poter impostare una corretta strategia preventiva e terapeutica nel singolo paziente. Nel contempo, la disponibilità di nuovi e potenti farmaci anti-dislipidemici permette al clinico di raggiungere obiettivi di riduzione del colesterolo ldl prima non pensabili e di incidere drasticamente e tempestivamente su uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolare.