L’ipertrofia ventricolare sinistra, comune denominatore della cardiomiopatia ipertrofica e dell’amiloidosi cardiaca, è un riscontro tutt’altro che raro nella pratica clinica giornaliera del cardiologo. La diagnosi differenziale tra un’ipertrofia fisiologica, nonché il corretto inquadramento eziologico dell’ipertrofia ventricolare sinistra patologica, rappresenta il passo fondamentale per la sua classificazione e trattamento. Questo richiede un approccio al paziente orientato alle cardiomiopatie, con lo sviluppo di una mentalità volta a identificare segni, sintomi e “red flags” che spesso interessano organi e apparati oltre il cardiovascolare, e che richiedono la collaborazione di diverse figure specialistiche che collaborino sinergicamente per la migliore gestione interdisciplinare del paziente. Le tecniche diagnostiche, oggi sempre più raffinate e puntuali, spaziano dalle indagini strumentali alla genetica fino alla tipizzazione tissutale e rappresentano una valida e concreta opportunità per giungere precocemente alla diagnosi anche alla luce dei nuovi orizzonti terapeutici. Quest’ultimi, che hanno come base un’attenzione sempre più capillare della qualità di vita, se da un lato rappresentato una sfida per lo specialista dall’altro sono un’occasione per il paziente. L’obiettivo di questo “incontro” è discutere insieme e confrontarsi sulle più recenti conoscenze ed innovazioni in merito a diagnosi e terapia di tali patologie che rappresentano lo stimolo per collaborazioni sia intra che interdisciplinari, requisito fondamentale per l’evoluzione in campo sanitario