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Dal disagio al disturbo psicologico, focus sul tempo tra passato, presente e futuro

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Mese inizio corso:
Descrizione del corso
Nel Seicento, il filosofo francese Blaise Pascal scriveva: “Quando mi sono messo talvolta a considerare le diverse agitazioni degli esseri umani e i pericoli e le pene a cui si espongono, alla Corte, in guerra, da cui nascono tante liti, tante passioni, imprese ardite e spesso malvagie, ho scoperto che tutta l’infelicità degli esseri umani deriva da una sola cosa e cioè non saper restarsene tranquilli in una stanza…”. Indubbiamente nella attuale società, ogni individuo è esposto ad uno stile di vita contrassegnato da ritmi pressanti ai quali diventa “vitale” aderire per essere sempre “al passo” e non rischiare, invece, di essere emarginato, facendo i conti con paure quali la solitudine, la malattia, la morte. La paura di restare indietro sembra andare a discapito del vivere nel qui ed ora e della personale capacità di ascolto di sé. Questa corsa contro il tempo si affianca necessariamente con un tempo soggettivo incontrandosi e scontrandosi in quello che diventa il proprio copione di vita. Il presente lavoro si focalizzerà, pertanto, sull’osservazione del modo in cui l’individuo si pone rispetto al passato, al presente e al futuro, e sulla riflessione del possibile aggravio di una di queste dimensioni su di noi, impedendoci di vivere la vita che vorremmo e, di conseguenza, contribuendo alla creazione o al consolidarsi di una patologia. Passato, presente e futuro, infatti, sono tre dimensioni che, attraverso percorsi totalmente differenti, guidano silenziosamente e spesso inconsapevolmente le nostre azioni. La dimensione temporale, quindi, oltre a sottolineare eventi culturalmente significativi, è anche alla base della trasmissione di codici e valori, di significati, di posizioni esistenziali nonché di copioni appresi e portati avanti nel proprio ciclo di vita. All’età di sei anni, ognuno di noi, infatti, ha scritto la propria storia di vita. Nell’età dell’adolescenza abbiamo già rivisitato il nostro copione, aggiornandolo con personaggi più aderenti alla vita reale. E come tutte le storie, anche la nostra vita ha un inizio, un processo e una fine. Ha i suoi personaggi che siano essi eroi, principesse, cattivi, buoni, protagonisti e non. Ha un tema principale e i suoi intrecci secondari. Da adulti gli inizi di questa storia sfuggono alla nostra coscienza. Anzi, può accadere spesso di non essere coscienti neanche di averla scritta. In ogni caso, anche se non consapevoli, è molto probabile che ci ritroviamo a percorrere le trame di questa storia scritta anni fa. Questa storia è il nostro copione. Berne lo definisce “Un piano di vita che si basa su di una decisione presa durante l'infanzia, rinforzata dai genitori, giustificata dagli avvenimenti successivi, e che culmina in una scelta decisiva” (p. 272). Secondo Eric Berne, gli esseri umani hanno bisogno di strutturare il proprio tempo per “rispondere” alla noia, condizione che, se protratta per lungo tempo, può causare deterioramento fisico ed emotivo. Tale bisogno si lega alla fame di struttura, ossia alla necessità di crearci delle situazioni in cui possiamo scambiare delle carezze (bisogno di riconoscimento). Ognuno di noi può strutturare il proprio tempo in modo diverso, secondo un continuum di “vicinanza-distanza relazionale” e coinvolgimento emotivo, aumentando il livello di esposizione al rischio di essere amati/rifiutati per quello che si è (Isolamento, Rituali, Passatempi, Attività, Giochi Psicologici, Intimità). Pertanto, il presente lavoro ha come obiettivo quello di osservare attraverso questa dimensione, spesso sottovalutata, l’individuo nella sua assenza/presenza di patologia e la società attuale rispetto ai ritmi di cui essa si fa portatrice. Intendendo per società anche ambiti quali il setting terapeutico. Verrà presentato, a tal proposito, materiale audio e visivo di supporto, e casi clinici comprensivi di strategie di prevenzione e cura. Si alterneranno momenti di teoria a momenti di riflessione pratico-esperienziali.
Argomenti del corso:Stili di vita ed ascolto di sé - Creazione e consolidamento di una patologia - La dimensione temporale, base per la trasmissione di valori, significati e posizioni esistenziali - Vicinanza-distanza relazionale e coinvolgimento emotivo - Strategie di prevenzione e cura, casi clinici
Tipologia corso:Corso di aggiornamento
Specifiche evento
Acquisizione competenze tecnico-professionali:Creazione e consolidamento di una patologia
Acquisizione competenze di processo:Stili di vita e ascolto di Se'
Acquisizione competenze di sistema:Strategie di prevenzione e cura
Informazioni
Data:15/06/2019
Comune:Teramo
Azienda/Ente formativo:Laborform - www.laborform.it
Luogo di svolgimento:Sporting Hotel
Indirizzo:Via Alcide De Gasperi 41
Crediti assegnati:10
Durata del corso (in ore):10
Quota di partecipazione:85 €
Responsabile scientifico:Dr Alessandro Fabiano
Qualifica:Psicologo-Psicodiagnosta-Criminologo

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