Mai come negli ultimi anni stiamo vivendo un momento di profondi cambiamenti sia nell’ambito sociale, sia in quello dei pazienti che afferiscono ai nostri Servizi. Sono stati aggiornati i manuali diagnostici e clinici, sono stati modificati i LEA nazionali, sono state introdotte nuove formulazioni terapeutiche dei farmaci oppiacei. Anche la qualità dei nostri utenti si è modificata. E’ scomparso l’eroinomane “puro”, l’età di prima assunzione e contatto con le sostanze è sempre più bassa, sono apparsi nuovi quadri patologici legati alla dipendenza (GAP e NET addiction) e gli abusi alcoolici in età adolescenziale sono sempre più tragicamente numerosi. La comorbilità psichiatrica, soprattutto nei casi di Organizzazione Borderline di Personalità, è sempre più presente nei nostri pazienti arrivando a percentuali, stimate da studi nazionali, di circa l’85 %. Anche aspetti legati alla crisi economica e sociale hanno riverberato sui quadri clinici, imponendo una maggior attenzione ai momenti di riabilitazione e prevenzione. Così come mutano i nostri utenti, mutano gli ospiti delle Comunità Terapeutiche e nei nostri Dipartimenti, stante l’organizzazione pubblico/privato sociale, si sente la necessità di momenti di confronto serrati che portino a nuove sinergie sia in ambito terapeutico, sia in ambito riabilitativo, nonché preventivo. Il nostro convegno mira a fare il punto sullo stato dell’arte ora, sia nell’organizzazione dei Servizi, sia in quella delle Comunità Terapeutico/Riabilitative e cercare insieme, pubblico e privato sociale, nuove forme organizzative e cliniche che meglio possano rispondere alle nuove esigenze dei nostri utenti. E del nostro territorio. Le nuove sfide e i mutati quadri clinici ci impongono di usare al meglio le più recenti conoscenze sul piano delle terapie e delle organizzazioni, così come su quello degli interventi residenziali. Lo scopo ulteriore del nostro convegno risiede nella necessità di adeguare gli interventi alle modifiche sociali, cliniche ed economiche che hanno mutato il quadro generale del territorio e dei pazienti. Sia i Servizi pubblici per le Dipendenze Patologiche, sia il Privato Sociale autorizzato debbono adeguarsi a nuovi quadri clinici e sociali, specifici per territori e trovare le migliori sinergie possibili per rispondere alle mutate esigenze di cura e prevenzione. Le tematiche trattate sono coerenti con le professioni sanitarie dei discenti di cui si prevede la partecipazione all’evento. Gli argomenti verranno esposti con lezioni frontali costituite da una serie di relazioni su tema preordinato e momenti di discussione tra pubblico ed esperti.