Nell’ambito della terapia manuale vi sono diversi possibili approcci di trattamento nelle problematiche meccaniche legate al rachide cervicale. Le differenze esistenti tra le varie scuole sono legate a vari fattori, uno tra i quali è dato dal fatto che molto spesso uno stesso problema può presentare clinicamente più aspetti causali, vista la complessità del nostro corpo. Alcuni autori focalizzano l’attenzione sull’aspetto articolare, altri su quello fasciale, posturale, neurale, muscolare ecc. La vera difficoltà per il professionista è orientarsi tra le diverse proposte e valutare con senso critico l’approccio migliore da proporre al proprio paziente, vero punto focale del nostro piano di trattamento. Il primo obiettivo è stimolare il corsista a considerare il paziente da vari punti di vista facendo prevalere l’importanza del ragionamento clinico e fornire una serie di strumenti terapeutici validi ad affrontare la patologia in più modi. Partendo da una approfondita conoscenza della biomeccanica e patomeccanica (revisione della bibliografia scientifica attuale) si passa alla valutazione clinica del paziente tenendo in forte considerazione l’utilizzo dei test di sicurezza (arteria vertebrale, legamenti trasverso ed alare). Le manualità proposte comprendono tecniche antalgiche, neurodinamiche e tecniche di trattamento dell’ipomobilità, strategie per l’autotrattamento e l’esercizio terapeutico. Nella struttura didattica del corso sono stati creati dei laboratori di confronto attivo tra i partecipanti, per stimolare il ragionamento clinico e l’approfondimento dei contenuti proposti. Il materiale didattico è costantemente aggiornato per rimanere al passo con la letteratura scientifica.