È acclarato ormai che le "Malattie Reumatiche" siano considerate "malattie sociali" visto che ne soffrono circa sei milioni di italiani e visti anche i costi che ne derivano per la perdita di giornate lavorative e per le cure dedicate sempre più sofisticate e costose. Al contrario di quanto si possa pensare, "Le Malattie Reumatiche o Reumatismi" insidiano molti giovani e in alcuni casi persino i bambini. Ne soffre infatti l'1 % della popolazione italiana giovanile (fino a 18 anni), il 18% degli adulti (tra i 19 e 60 anni) e l'81% della popolazione senile (oltre i 60 anni). Ne deriva perciò che circa 600.000 persone presentano un vero handicap grave che limita fortemente la qualità della loro vita. Gli esperti Reumatologi si riuniranno a Tarquinia (VT) per partecipare all'incontro scientifico "CIVITAREUMA IV - Farmaci Biologici in Reumatologia: Fantascienza o realtà clinico-economica?", per sensibilizzare la collaborazione tra Reumatologo e Medico di Medicina Generale ed altre figure mediche specialistiche e ciò per finalizzare al meglio la diagnosi e cura precoce di tali devastanti patologie. Infatti "i reumatismi", quali le Artriti, le Connettiviti, le Vasculiti, sono malattie infiammatorie croniche con le quali il paziente deve convivere e che spesso portano all'invalidità, specialmente se le terapie specifiche vengono iniziate dopo i sei mesi dall'esordio clinico. All'incontro specialistico reumatologico, circa 30 specialisti si concentreranno sulle malattie reumatiche autoimmuni: la disponibilità di farmaci immunosoppressori e in particolare dei "biologici" ha cambiato il decorso clinico e la prognosi di molti malati affetti da tali patologie autoimmuni. Dopo circa 14 anni di utilizzo, i reumatologi sono sempre più consapevoli del profilo di efficacia e sicurezza a lungo termine di queste terapie, in particolare in pazienti che possono presentare co-morbidità, non solo in base ai dati estrapolati dai diversi trials clinici, ma anche da quelli provenienti dalla loro esperienza clinica.