Le malattie internistiche si caratterizzano per la elevata complessità ed il coinvolgimento di diversi meccanismi eziopatogenetici. La comorbidità è una tipica caratteristica delle persone ultrasessantenni, ed è sostenuta da elementi di base che sono in grado di collegare manifestazioni cliniche apparentemente molto diverse tra di loro. Da non dimenticare il sempre imminente problema delle neoplasie occulte, in grado di mimare numerose sindromi cliniche. Il ruolo dell’internista è principalmente nella diagnosi e nel coordinamento dei diversi specialisti per confezionare una terapia efficace e personalizzata.