La programmazione di ogni progetto di pet therapy deve fissare gli obiettivi e attraverso la pianificazione le azioni che dovranno essere attuate durante le sedute con particolare attenzione alle indicazioni ed alle eventuali controindicazioni che dovranno essere analizzate attentamente . Durante tutto il progetto deve essere attuato un programma di monitoraggio e una valutazione dei risultati ottenuti. Per fare questo, è giocoforza avvalersi di una equipe multiprofessionale che coinvolga il personale della struttura (medico curante, psicologo, fisioterapista, educatore,etc.) ed il personale addetto al progetto (medico veterinario, educatore cinofilo, operatore pet-partner) e che questa equipe collabori in sinergia mettendo a disposizione le proprie competenze. Le attività con gli animali devono essere improntate non soltanto nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, della sicurezza e del benessere, ma anche strutturate affinché l'incontro sia improntato sulla relazione e mirato alle necessità dell’utente. Alcune cautele tuttavia sono d’obbligo se non si vuole perdere questa importante opportunità. Si sente spesso affermare che gli animali fanno bene perché emanano energie positive o assorbono la negatività o che la sola vicinanza di un animale determinerebbe effetti benefici sulla persona. Tali banalizzazioni sviliscono il ruolo della pet therapy perché in realtà si tratta di attività delicate che vanno affrontate con professionalità. Ogni utente per le sue peculiarità presenta possibilità di beneficio differenti che pertanto richiedono servizi specifici offerti secondo protocolli rigorosi in grado di raggiungere gli obiettivi ed evitare le problematicità. L’evento fa parte di un progetto più ampio che prevede l’acquisizione, in step diversi, delle certificazioni per lavorare come Pet Terapista per l’associazione “A dog for therapy”. Tutto il programma completo sul sito www.staff-formazione.net.